Vediamola così.
Quest’anno a scuola si farà una materia nuova. Anche se non prevista dal PTOF e non inserita formalmente nei percorsi curricolari approvati nei collegi docenti, inevitabilmente in aula si tratterà tutti i giorni un argomento che potremmo chiamare “SICUREZZA COVID-19”, ma che ognuno potrà ribattezzare a modo suo, a seconda della competenza e della fantasia: “MISURE DI CONTRASTO DELLA DIFFUSIONE DEL SAR-COV-19”, “PROTOCOLLI ANTICONTAGIO”, “PREVENZIONE SANITARIA” o più divulgativamente “OCCIO A VIRUS”.
Sarà una materia trasversale che si infilerà in tutte le lezioni, sarà sviluppata prevalentemente con didattica esperienziale e con continue esercitazioni laboratoriali, ma certamente avrà bisogno di qualche base teorica. Non avrà un suo libro di testo ma tanti documenti informativi, distribuiti o affissi, che verranno integrati, adeguati e calibrati nel corso del tempo. Ne abbiamo preparato uno, breve e qualitativo, giusto per (ri)partire, e l’abbiamo chiamato “RIENTRIAMO A SCUOLA IN 10 PASSI”. È pensato con l’ottica del RSPP che per una volta si rivolge direttamente a loro, ragazzi e ragazze, bambine e bambini che finalmente stanno per tornare in aula. E che, a scanso di equivoci, ci torneranno come sempre per imparare, crescere, maturare, anche e soprattutto per la particolarità di quest’anno.
“SICUREZZA COVID-19” sarà quindi una materia di notevole impatto e di immediata applicazione, coinvolgerà le famiglie come difficilmente riescono a fare le “materie normali” e aprirà un varco in un’area tematica più ampia, che potremmo chiamare “SALUTE PUBBLICA”, la quale a sua volta può essere ricondotta ad una delle discipline più strutturali, determinanti e sottovalutate del mondo scuola, l’”EDUCAZIONE CIVICA”.
Vediamola così: il problema sanitario esiste, l’opportunità educativa và colta e coltivata.
Non serve scomodare Albert Einstein per osservare che le crisi sono (anche) delle benedizioni, che portano progressi, creatività e scoperte, che fanno emergere il peggio e il meglio di ognuno.
Non serve Einstein, è sufficiente una scuola.



