San Francisco gloomy stories

I fantasmi di San Francisco non escono con il buio.Escono un po’ prima del buio, quando un residuo di giorno, tenue e dimesso, si attarda tra le pieghe della città. Escono quando la luce obliqua ridisegna le cose, le ricolloca deformate ma ancora riconoscibili, le stinge virando la tavolozza in tonalità di grigio, sfuma iContinua a leggere “San Francisco gloomy stories”

California sky

Scalpiccia irrequieta sul retro del fast food, accanto al senso unico del drive-through. Trascina i piedi nell’erba che declina verso l’asfalto, senza mai staccarli dall’ombra verde scuro proiettata dal chiosco.Fuma distratta qualcosa di tozzo e marrone, dicendo frasi solitarie e ammiccando al vuoto. Le mani contratte e sporche (ma sporche è forse solo un’impressione). IContinua a leggere “California sky”

Acqua Uno, campo di regata Fiumicello Brendola

Che anno corresse non saprei dirlo con esattezza. Eravamo da qualche parte negli anni ottanta. Per certo era metà agosto.La regata si svolgeva controcorrente, partenza giù a valle in direzione della campagna, dal ponte della ex carrozzeria, e arrivo sotto il ponte del Fiumicello Brendola in centro a Vo’. Che poi, in quei giorni, eraContinua a leggere “Acqua Uno, campo di regata Fiumicello Brendola”

Il conto, prego

Pausa pranzo al bar, come una volta, tra un corso e un sopralluogo.Sullo schermo appeso alla parete, volume basso per non disturbare ma non abbastanza da nascondere, racconti di bombe, ospedali pediatrici e macerie.Al tavolo vicino voci nervose, indignate, parole di dura condanna e rivendicazioni di giustizia per gli aumenti dei prezzi del carburante.Nel cellulareContinua a leggere “Il conto, prego”

Frequenze di Venere su scogli triestini

La via del mare si stende tra la riva adriatica e la prima schiera di palazzi continentali, con le facciate impettite a guardare il largo. Ai piedi i palazzi della prima schiera si frantumano in tende, insegne e tavolini, ormeggi per la gente appena oltre gli ormeggi per le imbarcazioni.Già la seconda schiera di palazziContinua a leggere “Frequenze di Venere su scogli triestini”

“Uèè, iuvenes”

“Uè” risponde al telefono la donna sulla soglia nella bottega. Altrove sarebbe “Pronto” oppure “Hello” o magari “Allô”. Qui, alla porta del negozio di profumi affacciato su Corso Garibaldi, basta “Uè”, asciutto e squillante, con una sola “e” accentata forte. Un suono che apre la conversazione come una parentesi, e il silenzio che segue èContinua a leggere ““Uèè, iuvenes””

La me diga

“È questa la diga?” chiedo in parcheggio all’uomo che, bici e sporta alla mano, sta tornando dalla spiaggia. “Ciò, a xè questa a me diga” risponde lui, con l’orgoglio del padrone di casa e con la diffidenza di chi non si aspetta di incontrare forestieri. Ringrazio, saluto con sobria cortesia e mi incammino verso ilContinua a leggere “La me diga”

Naviglio controcorrente

Oggi Milano era soffocante, come le prime volte ma in modo diverso.Le prime volte, ricordo, l’aria era grigia, rifletteva il grigio opaco dell’asfalto e quello geometrico degli edifici e piombava giù come uno spesso tendaggio dal grigio profondo del cielo. Anche col sole a quel tempo Milano era grigia, almeno nel ricordo. Lo era pureContinua a leggere “Naviglio controcorrente”

Autostrada in carriola

A parte quella volta della carriola, la Valdastico Sud è un’esperienza rilassante. L’equivalente autostradale di una passeggiata lungo una roggia di campagna.Un paio di giorni fa, di prima mattina, era come rincorrere la nebbia. Di strada ne vedevo poca e quel poco avanzava con me. A parte questo, non c’era altro da vedere.Nel garbuglio psichedelicoContinua a leggere “Autostrada in carriola”

Solo una barca in riva al Ticino

Appena l’ho vista mi è venuto in mente Renzo. Tramaglino intendo. Poco importa se questo è il Ticino e non l’Adda. Guardo la piccola barca pastello ormeggiata a pochi metri dalla riva, che neanche sembra una riva quanto piuttosto un prato scivolato accidentalmente verso il fiume. Sotto il pelo dell’acqua i fili d’erba fluttuano nellaContinua a leggere “Solo una barca in riva al Ticino”