Le aspirazioni del RSPP

Tutti sanno che il tipico esemplare di RSPP, faticosamente chiamato anche Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, non vive fisso in reparto, ma qualche volta compare. E quando compare, coloro che lavorano tutto il giorno in reparto non possono far finta di nulla.

Poco tempo fa, come RSPP, stavo facendo un sopralluogo periodico nei reparti produttivi di un’azienda metalmeccanica, una di quelle sempre ordinate e pulite, in cui non capitano mai infortuni e in cui, per scovare qualche magagna, devi rovistare tra i cavi elettrici dietro le macchine oppure tra i barattolini sui banchi di lavoro.

Sono quasi alla fine del tour ed ecco che, avvicinandomi ad un centro di lavoro acquistato da poco, ancora scintillante ma già in piena attività, scorgo l’addetto che, con movimento felino e gesto furtivo, piroetta verso un quadro comandi e mette mano ad un interruttore.

Poi si gira, con il sorriso sgargiante di chi sa che ha combinato un guaio ma sa anche che la passerà liscia, e si costituisce: “Ho acceso ora l’aspiratore

Bene” dico io, guardandolo “e come mai solo ora?

Perché…” (pausa ad effetto) “…la macchina ha iniziato da poco a lavorare

Sapete quando si dice che, prima di parlare, bisognerebbe contare fino a 10? Ecco: io non dico nulla, lo guardo e inizio a contare.

Quando sono al cinque, lui aggiunge:

E comunque questa lavorazione è a bassa velocità, quindi non fa tanta nebbia d’olio

Continuo a guardarlo e riprendo a contare da zero, ma stavolta lui mi ferma al tre:

E poi mi dà fastidio il ronzio dell’aspiratore… lo senti? Questo rumore qua, continuo, è proprio fastidioso

Io neanche me n’ero accorto” dico “però adesso che me lo dici, in effetti, riesco a sentirlo. A dire il vero lo sento appena, perché si confonde con il resto dei rumori della fabbrica. Ma tranquillo, questo rumore di sicuro non ti darà problemi all’udito

All’udito no, ma può darmi problemi psicologici, me l’hanno detto al corso sulla sicurezza: certi rumori, anche se sono bassi, ma continui e fastidiosi, come si dice? quelli che hanno una frequenza fissa, ecco sì, così mi hanno detto, frequenza fissa. Bè, insomma, uno neanche se ne accorge, però poi magari va a casa stressato, nervoso, e litiga con tutti, oppure fa fatica a dormire di notte e qualche volta addirittura possono venirgli dei problemi sessuali

A questo punto bisognerebbe contare oltre il dieci, ma scegliamo una via d’uscita più semplice, tipica della fabbrica: un patto tra gentiluomini. Lui si impegna a tenere sempre acceso l’aspiratore quando la macchina lavora e, se per caso percepisce anomalie di tipo psicologico (o di altro tipo…), lo fa presente, così da approfondire la questione.

Me ne vado sereno e soddisfatto, per due motivi: il patto è sancito e la formazione sul rumore, registri e attestati a parte, ha lasciato un segno.

P.S. Ah, solo per togliere il dubbio: quando parliamo di aspirazioni del RSPP, non intendiamo quelle che si accendono in fabbrica solo quando passa l’RSPP.

Pubblicato da Alberto Vicentin

Dal 1972 (cioè dall'inizio) residente a Brendola, nella provincia vicentina. Ingegnere chimico, consulente ambientale, giornalista pubblicista e... mi piace scrivere (www.spuntidivista.blog)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: