Pubblicata su IN PAESE 169 di maggio 2019 – http://prolocobrendola.it/inpaese/

Bisogna tornare indietro nel tempo, fino al 1994, prima che tutto inizi, e bisogna mettersi sotto il noce che oggi, come allora, sta nel cuore della fattoria. Bisogna immaginarsi Paolino Massignan che guarda la sua casa, la campagna e forse l’intera sua vita e spiega agli ospiti cosa vede davvero in quel luogo: “L’oasi dei problemi sociali”.
Proprio qui pochi anni dopo, nel 1997, nasce la Fondazione Famiglia “Paolino Massignan – Dopo di noi” onlus, promossa da due cooperative sociali (Cooperativa 81 e Piano Infinito), proprio qui nel gennaio 2018 apre la Fattoria Massignan Società Agricola Impresa Sociale e proprio qui dal 30 maggio prossimo si scatena la 7.a edizione dell’ABILITANTE SOCIAL FEST, con un programma culturale, ricreativo e soprattutto sociale di 11 giorni da far invidia ad una grande città. Eppure siamo a Brendola, zona Pedocchio, “al di là della Statale” (che nel frattempo, ad essere pignoli, è diventata Provinciale). Che sia per ragioni geografiche che in paese, “al di qua della Statale”, la manifestazione non ha la risonanza che meriterebbe?
Lo chiedo ad Orfeo Rigon e ad Andrea Michelin, appena arrivo nel loro ufficio una sera di maggio, una delle poche senza pioggia. Orfeo è oggi il Presidente della Fondazione e 25 anni fa era sotto il noce con Paolino. Andrea è Vicepresidente della Fondazione e si occupa della comunicazione. Probabilmente la geografia, fisica e culturale, di Brendola ha una responsabilità, ma secondo loro “non è solo colpa della Statale, un po’ è anche colpa nostra. Per ragioni storiche la Fondazione ha più contatti con le due Cooperative che l’hanno promossa, le quali hanno sede a Montecchio Maggiore e coinvolgono persone da molti paesi circostanti. Inoltre qui facciamo molte cose ma forse non siamo abbastanza bravi a presentarci e farci conoscere nel territorio, a fare marketing.” D’altra parte, come ricorda Orfeo sorridendo, lo stesso Paolino sostiene che “qua de Brendolani no se ghin vede granchè”.
Eppure sembra che le cose stiano cambiando. Il punto vendita della fattoria sta prendendo piede, soprattutto al sabato, e sono sempre di più i Brendolani che frequentano non solo il negozio ma anche il resto delle attività che vengono proposte qui, nell’oasi di Paolino, compresa la grande festa di fine primavera, organizzata da Piano Infinito con molti sostegni, collaborazioni e patrocini.
“Il nostro è un luogo accogliente, caldo, empatico, non solo durante la festa ma 365 giorni all’anno. Lavoriamo costantemente per attirare e per avvicinare il più possibile alla nostra realtà: una volta che la gente entra si sente a suo agio, e anche le diversità, quando le incontri e le conosci, non spaventano più. Anzi venire a contatto con il diverso è un’occasione preziosa per conoscere meglio se stessi e per crescere.”
ABILITANTE SOCIAL FEST è un nome che parla da solo. “SOCIAL perché è un momento di incontro. ABILITANTE non è solo la festa, ma proprio il posto. Qui si danno abilità, si fanno crescere competenze, si facilitano esperienze non solo per chi lo frequenta tutti i giorni ma anche per chi ci capita una volta ogni tanto. La festa vuole far scoprire a tutti ciò che qui accade tutto l’anno. Quello che proponiamo è certamente un ricco programma di eventi, molti dedicati ai bambini, ma l’evento più grande è partecipare a qualcosa che accomuna, integra, include. Vogliamo essere sempre più proattivi nel contesto, vogliamo riversare nel territorio, in forma di cultura, un po’ di quello che riceviamo noi e che costruiamo giorno per giorno.”
Si parte quindi giovedì 30 maggio per arrivare a domenica 9 giugno, con uno stand gastronomico aperto tutti i giorni dalle 19.30 e con la promessa che gli appuntamenti si svolgeranno anche in caso di pioggia. In cartellone troviamo il concerto di Nada venerdì 7 giugno (ore 21.30), lo spettacolo di Marta e Diego Dalla Via mercoledì 5 giugno (ore 21.30) e i Kalàscima sabato 8 giugno (pre 22.00), solo per citarne alcuni. Informazioni e prenotazioni al 0444-492415 oppure pianoinfinito.coop@gmail.com e www.pianoinfinito.wordpress.com.
Nel sito web della Cooperativa è disponibile il volantino completo, scorrendo il quale, tra disegni raffinati e dettagli organizzativi, si incontra ad un certo punto una didascalia, poche righe rigogliose: “È tempo di incontri. Senza titubanze. Dare il benvenuto a tutti diventa sostanza. In questa nuova edizione (…) ci focalizziamo sui disastri della natura prodotti dall’autoreferenza dell’uomo. Cambiare punti di vista. Mettersi nei panni. Condividere le sorti sono azioni potenti di umanità, solidarietà e cooperazione… tutto torna! (…) tutti sono benvenuti in un ambiente che accoglie. Tutto ciò che accade in questi 11 giorni rimanda alla coralità, all’inclusione, alla resilienza. Guardate e partecipate per credere!”
Una fioritura di principi, visioni e provocazioni che ci fa tornare, fatalmente, a 25 anni fa, sotto al noce, insieme a Paolino e alla sua oasi dei problemi sociali. Oggi, forse, non c’è il deserto intorno, forse le oasi si sono moltiplicate e sono cresciute, o magari oggi il deserto è ancora lì ma ha preso forme nuove e magari tra le tante oasi sparse scarseggiano le piste sicure.
Comunque sia a Brendola, zona Pedocchio, “al di là della Statale” un’opportunità, anzi un’oasi, c’è.